Come lo Zima Blue.

"Zima Blue...le aveva chiamate il produttore, la prima cosa che abbia mai visto, è qui che ho avuto inizio: una rozza piccola macchina con un po di intelligenza che serviva per guidare se stessa, ma era quello il mio mondo, tutto ciò che conoscevo, che avevo necessità di conoscere"

La storia a cui si ispira il format di questo blog è quella di Zima Blue(diretta da Rober Valley e scritta da Robert Gelatt, Tim Miller e Alastair Reynolds). Le vicende, narrate in uno degli episodi della serie Netflix "Love Death and Robots" raccontano di questo robot divenuto con il passare del tempo talmente evoluto, sofisticato ed eclettico dall'arrivare a desiderare il ritorno alla sua forma originale, quella di un semplice macchinario per la pulizia delle piscine. Il robot nel corso della sua vita, subendo innumerevoli modifiche dai suoi padroni, non aveva in alcun modo dimenticato il colore delle piastrelle della piscina(chiamato appunto zima blue) a cui inizialmente era stato assegnato: egli lo ricercava viaggiando per l'universo, esplorandolo anche oltre le capacità umane e successivamente nell'arte, creando imponenti strutture artistiche riconosciute in tutto il mondo. Nulla, comunque, era abbastanza.

L'ossessione per quel colore non era tanto di carattere visivo, esso rappresentava la ricerca romantica di uno stato di serenità mentale completamente impenetrabile dalle minacce del mondo esterno e dalle sue mille sfaccettature e scale di grigi. Il robot voleva la semplicità, la completezza e la serenità.

Ho personalmente voluto creare questo spazio al fine di ricercare uno stato di pensiero positivo dove poter, nei limiti del possibile, fare sentire meglio me e chi legge, eliminando per qualche minuto la complessa vita che viviamo e conosciamo fin troppo bene. Prendete questo blog come una coccola, una risata o un sussurro di parole felici dette all'orecchio, assieme arriveremo forse allo Zima Blue.

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